Andrea G.G. Parasiliti, da “Io siamo già in troppi”
all’Olio d’Artista “Futur Bio”
Nel maggio del 2020 lo scrittore e ricercatore dell’Università di Toronto Andrea G.G. Parasiliti, rimasto bloccato in Sicilia dalla pandemia che tutti conosciamo, ha pubblicato a Ragusa per i tipi di Kreativamente di Emanuele Cavarra, il suo libro d’artista di poesie plastiche plastificate per il Global Warming dal titolo “Io siamo già in troppi”.
Si tratta di un libro apocalittico e giocoso dove 33 poesie graficate alla maniera dei Futuristi (a cui fa capo il poeta franco egiziano Filippo Tommaso Marinetti) vengono plastificate singolarmente per galleggiare in un mondo composto di solo mare a seguito dello scioglimento dei ghiacciai.
Questo libro d’artista a tiratura limitata ha avuto una accoglienza clamorosa come un immediato successo di critica se si pensa alla selezione alla “Biennale Internazionale dei Libri d’artista e di design” della Pinacoteca di Brera e del Compasso d’oro, ma anche a un libro di studio appena pubblicato dall’Università Cattolica di Milano dal titolo “La plastica non è mai troppa. Dialoghi sopra un libro d’artista galleggiante” dove l’autore dialoga con Alessio Aletta, PhD Candidate dell’Università di Toronto (e interamente disponibile on line al sito del Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca: https://centridiricerca.unicatt.it/creleb-Parasiliti%20-%20La%20plastica%20non%20e%20mai%20troppa.pdf)
Adesso, sul finire di questo novembre, “Io siamo già in troppi” si è trasformato in un nuovo progetto culturale e agroalimentare con un particolare focus sul territorio ragusano. Infatti, Parasiliti, dialogando con l’azienda agricola Terre sul Dirillo che produce olio a Chiaramonte Gulfi, ha dato vita all’Olio d’artista “Futur Bio”.
Si tratta di una edizione limitata a 50 scatole da 6 bottiglie numerate di olio extra vergine di oliva tonda Iblea nella quale, seguendo i dettami del Manifesto della Cucina Futurista di Marinetti, “Io siamo già in troppi” va nel collo della bottiglia per rallegrare la tavola e piegare l’etichetta alle ragioni della poesia.
Come spiega Francesco Scollo, ricercatore e titolare di Terre sul Dirillo, “il nome dell’azienda deriva dal fatto che i nostri terreni sono lambiti dalle acque del fiume Dirillo (Wadi Akrilum, “il fiume che bagna Akrillai”), un tempo navigabile. Akrillai è l’antico nome di Chiaramonte Gulfi, il luogo in cui io e il poeta Parasiliti siamo cresciuti, diventando amici per la pelle già prima dei 6 anni di vita. Sebbene ci siam sempre occupati di cose differenti, abbiamo sempre avuto il piacere di confrontarci e (forse) di influenzarci reciprocamente, animati come siamo da quello spirito pronto ad accogliere le sfide (e quante nel nostro tempo!) con ottimismo futurista. L’uscita nel maggio del 2020 del suo libro d’artista “Io siamo già in troppi” stuzzicò subito il mio interesse. Una notte proposi ad Andrea di farne delle etichette per il mio olio, nel senso di portare una selezione del suo libro di poesie a tavola. Gli parve una idea avanguardista in linea col proprio operare. Come dimenticare il Manifesto della cucina futurista? O l’uovo d’artista di Piero Manzoni? Mangiare l’arte e mangiare con arte, entrambi cavalli di battaglia del Parasiliti accademico. Il fatto poi che nel suo ultimo libro sul Futurismo (“All’ombra del vulcano. Il Futurismo in Sicilia e l’Etna di Marinetti”, Leo S. Olschki, Firenze 2020) egli avesse scoperto l’origine chiaramontana del direttore della curiosissima rivista futur-fiumana dal nome “Haschisch”, Mario Shrapnel (il barone Giambattista Melfi di Sant’Antonino), e che la rivista proprio ai nostri giorni stia festeggiando i primi 100 anni, bene, tutto questo ha varato e benedetto il nostro sogno artistico culinario biologico futurista”.
Non è un caso allora, che in ciascuna delle sei etichette realizzate da Emanuel Cavarra, si legge, come in un colophon di un libro prezioso:
Il Biologico d’artista “Futur Bio”
è dedicato a Mario Shrapnel,
futurista chiaramontano,
direttore della rivista
“Haschisch”
Catania
1921
Per ulteriori informazioni o per prenotare l’Olio d’artista Futur Bio, scrivere a